giovedì 23 ottobre 2008

la volta che ho trovato il coraggio




























il coraggio è una cosa strana, il coraggio di parlare poi e di esporsi ancora di più.
da piccola avevo un problema fastidiosissimo..
ogni volta che prendevo parte a una discussione e che pensavo ecco ora intervengo, ora dico questa cosa, ora dico che non sono d'accordo, ora applaudo da sola; ecco ogni volta che si attivava qualcosa che mi diceva: ora ti esponi e metti qualcosa di tuo, iniziavo a sudare, ad agitarmi, mi si stringeva la pancia, mi sentivo tremare, sentivo che sarei potuta scoppiare in lacrime.. non che poi non lo facessi, ma era una fatica immane. immane.
immane fatica.
e molte erano le volte in cui a dire il vero nel momento in cui avevo raccolto il coraggio
la discussione era ormai finita e io me ne stavo li zitta zitta a dirmi che avrei potuto e voluto dire quello che pensavo anch'io..
fino a che un bel giorno:

aula università, secondo anno.
lezione di psicologia sociale.
è appena passato il nuovo ordinamento e si fa di tutto per scoraggiarci ad abbandonare il vecchio nonostante noi abbiamo il diritto di andare avanti con quello.

Il prof aveva iniziato le lezioni del vecchio ordinamento con quelli del nuovo
e c'informa solo 4 mesi dopo, a quella che doveva essere la nostra prima lezione, aggiungendo un bell'elogio al nuovo ordinamento e dicendo quanto i prof stessero facendo tutto ciò con sacrificio ma per il nostro interesse giammai per il loro.

mi guardo in giro, rabbia e facce incredule, capisco in un secondo che se nessuno dice qualcosa qui ci si fanno un tappetino con noi e che tutti pensano come me:
"ma qualcuno dovrà pur dir qualcosaaa!!"

in quel preciso istante smetto di chiedermi se sia opportuno io lo faccia e semplicemente: 
alzo la voce, interrompo il professore e lo contraddico per una mezz'ora, interrotta solo dagli applausi di 200 persone.

ho ridato il suo esame 4 volte
ma da allora non c'è più agitazione che tenga o indecisione ogni volta in cui io senta di dire quello che penso, semplicemente adesso so che devo farlo, perché quando pensiamo: qualcuno dovrà pur dir qualcosa, quel qualcuno, in genere, siamo sempre noi!

(a giorni capirete il perché di queste riflessioni.. stay tuned!)

Nessun commento: