mercoledì 23 luglio 2008

pausa pranzo




e così scappo a casa mia oggi.. 
trenino camminata trallallero trallallà..
porca miseria!!
ho lasciato stereo stereino e controstereo accesi, con puntina accesa su disco che intanto scava la fossa delle marianne..
è sicuro: Sguercio mi caccia se gli uccido uno dei suoi giocattolini..
mi scapicollo a casa nostra.. (oddio odddio odddioooo... casa nostraaaa..) già che ci sono con la valigia alla mano carica di robe.. per strada mi viene in mente che non c'è più carta igienica.. faccio il pit stop per la carta da culo.. già che ci sono mi compro il pranzo..

apro la porta.. sto per pranzare a casa.. penso casa.. si lui non c'è ma casa è casa sempre di più... mi godo la pausa pranzo più felice degli ultimi 27 anni..

ragazzi si prevedono tempi da diabete su questo blog!

luce dentro






stamani ci sono tre cose che mi riempiono fino a farmi sentire piacevolmente in pace:




Sguercio che si avvicina e il suo odore 
che ha la stessa intensità e la stessa forza incantatrice 
della prima volta che l'ho sentito

la luce  quasi settembrina che investe la cucina mentre io me ne sto qui 
con Dart Vader in braccio sulle scale tra la porta e il bagno

il capperaio a casa da abbracciare stretto e i miei 
amici tutti grazie ai quali non mi sento sola nemmeno raccolta in silenziosa solitudine.
                                                                                  

             

spiegazao meravigliao

















ma voi come ve la cavavate con le istruzioni degli ovini?!
del tipo voi montavate a intuito, con le istruzioni sottomano o come me alle brutte delegavate a qualcuno di più paziente?!

della serie, ma un cubo-cassetto con cinque lati chiusi, può necessitare per il montaggio di 15 pagine d'istruzioni?!
me state a pijà per culo.. o è facile o me a state a raccontà!
al terzo che montavo avevo perso un pò la fiducia sulla mia capacità di comprensione della materia poi un pensiero mi ha salvata:

"sarà un caso se la gente delle mille sorpresine che sono state inventate ha iniziato a collezionare solo i pupazzetti che trovavi già belli e pronti senza niente sul quale doversi applicare se non  che cassetto scegliere per farli ammuffire i 20 anni successivi?!?"

fikea


e così è arrivato il giorno di fikea, c'incamminiamo verso i nostri futuri scaffali, detti anche per gli amici il nostro armadioscacchiera e  il porta lp. 
arriviamo in un torrido sabato e ci rendiamo conto con ansia crescente che il popolo romanorum non si è riversato arso dal caldo sul litorale ma bensì ha cercato ristoro nel microclima del centro commerciale, armato di gomito di ferro, tranciacarrelli del vicino e sciarpa al collo.

la scena è la seguente: 

parcheggio sotterraneo, ascensore gigantesco sul quale salgono persone e scendono mobili in scatoletta, io e Sguercio entriamo con la folla nell'ascensore..
ora si sà, in ascensore o si guarda vaghi il soffitto o ci si meraviglia del numero dei bottoni o s'impara  a memoria il numero di chi cura l'impianto o se proprio non potete fare a meno di rivelare la vostra presenza ai numerosi vicini si sceglie tra l'inflazione il caldo o il problema delle strisce blu in città..o..
o si è degli eroi e per collaudare il sistema sociale ascensore come Sguercio vi girate verso Allaraba ed esclamate ad alta voce: 
" cos'è che ci si doveva ricordare di prendere? ah, si, quel vibratore.. come si chiamava, Sgrul?!"

nessuna reazione eccetto la mia: amore sconsiderato+amore sconsiderato+amore sconsiderato.


giovedì 17 luglio 2008

calzini




son qui che inizio a far pacchi e pacchetti.. e il primo tremendo dubbio mi assale appena mi trovo sola di fronte a me stessa:

"una persona, entro quante paia di calzini è considerabile mentalmente integra?"
 

"tipo: sessanta?"

entro stasera dovrebbero essere almeno la metà.. ma con che cuore? uno l'ho comprato con yersinia al mercato 30 anni fa, uno è un regalo di Andy, uno ha delle righine insostituibili..
cioè, per amore, a quanti calzini è giusto rinunciare?!
;)

mercoledì 16 luglio 2008


della serie appena abbiamo un giorno libero tocca fare almeno un 200 km per essere apposto con la coscienza
della serie mai città più brutta di Ferrara fu vista prima d'oggi.. 
della serie diventa triste pure uno spritz
della serie mai prenotare all'albergo della stazione se su internet non ci sono le foto vi toccherebbe come noi non presentarvi e fare gli gnorri nell'albergo accanto
della serie in cattedrale: signorinaaaaa qui con le spalle scoperte non si entra! e perché? se poi il vescovo magari s'inchiappetta i chierichetti una non può stare in canottiera d'estate?
della serie almeno il castello l'è bello. stop.
della serie inizia il gruppo spalla.. si riempie la piazza.. noi due ci addormentiamo vicini e distesi sul piazzale, lui sogna di fare il dj io vado di viaggi astrali.. al risveglio saremo gli unici due in orizzontale in una piazza in verticale
della serie figa la musica ma le cantantiiiii
della serie quella delle due che sembra un ragazzino è una ragazza e quella che sembra la vamp è una trans
della serie alla fine la musica è bella ma io principalmente sono con Sguercio e c'è davvero tutto quello che conta.

della serie.. ma il Bernabei, che fine ha fatto? Qualcuno ne ha notizia?


ARRIVO

mettiamola così, se viaggiare è essere noi siamo questi:

sveglia all'alba corsa lavoro, valigia stazione autobus aeroporto.
caldo romano, birretta nel pollaio di ciampino, abbiocco in volo e poi una volta in suolo crucco:



"Sguercio! Guarda dal finestrino.. è tutto bagnato a terra!"
"Allaraba ecchemmiseria! siamo ottimisti no?"
"mm.. hai ragione, sai che? magari annaffiano le piste la sera per far respirare l'asfalto"

Scendiamo la scaletta, io first lady raggiante sotto il braccio del pirata, imbuchiamo l'autobus, aspettavano noi a chiudere, una folla di occhi sui nostri piedi: infradito io ciabatte lui.. pantaloncini e magliettina.. i restanti scarpe chiuse e maglione..

io sbigottita.. lui:

"oooh! Finalmente! Ora possiamo fare noi i tedeschi in vacanza in Italia e prenderli un pò per culo!"

mi ripeterei all'infinito: un altro come lui non c'è!


RADIOHEAD magnifici anche con la pioggia, anche con la birra, con il bosco intorno, come sempre insomma: un godereccio ascolto!

noi due distrutti dal sonno, dalla pioggia ed entusiasti per la scoperta di Diletta, la mitica ospite rapita prima da noi e poi dagli alieni nel cuore della notte.. che Berlino la benedica santa figliola!