sabato 23 giugno 2012

per un nuovo mondo

Ieri ho divorziato da un matrimonio che non ho mai fatto, l'avvocato ha riassunto in un preambolo di due righe gli alti e bassi di una storia che nemmeno io so più definire. In questi mesi varcare la soglia dell'avvocato è stato paragonabile ogni volta ad una colonscopia (che tra l'altro ho la fortuna di non aver mai fatto), a rimestare e sistemare il torbido che ha intasato la mia vita. Per tentare di bilanciare un minimo il fatto che qualcuno ha trasformato una famiglia in uno scadenziario di turni e piani ferie su carta, mi sono affidata alla libreria all'angolo della strada dove si trova lo studio dell'avvocata. Ogni appuntamento mi sono concessa un piccolo vizio prima di entrare sul ring, scendevo le scale della Feltrinelli e mi regalavo quello di cui avevo voglia.  Ne è uscita una triade che la dice abbastanza lunga: #round uno: la spiegazione dei fatti: Simone de Bouvoir "Il secondo sesso" #round due: lo scontro con le forze del male: "Vasco Pratolini "Metello" #round tre: la firma (ovvero adesso il diluvio ti cancelli dalla terra): Friedrich Nietzsche "Al di là del bene e del male".

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