there will be blood
alias il petroliere, quasi un western si direbbe, sicuramente un film sull'america di confine, dove il confine è quello che Daniel Day-Lewis traccia sul terreno delle sue relazioni.
Un racconto sul confine oltre il quale le superstizioni smascherando se stesse si mettono in affari non più familiari, giacché la famiglia è solo una quinta vuota che qui si sfalda.
La corsa all'oro nero che unisce la polvere alla nuova religione di mercato: la comunicazione.
Non so però se mi sia piaciuto. Più no che si, manca qualcosa o forse ci sono troppe cose che raccontate tutte insieme si tolgono di visibilità a vicenda! si racconta bene però come le radici di un paese affondino nella melma.. si sa anche fiori come il loto affondano le cannucce nel fango degli acquitrini, qui non si direbbe che l'evoluzione del paese abbia prodotto frutti migliori!
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